Come nasce una locandina

Spesso abbiamo parlato degli eventi organizzati dalla nostra Associazione, mostrando i risultati delle iniziative ma non abbiamo mai raccontato come nascono le locandine illustrate che pubblichiamo.

Ecco quindi un “dietro le quinte” della progettazione di una locandina, per sottolineare anche la parte artigianale di questi elementi visivi che ci permettono di veicolare al meglio i nostri contenuti. 

Per prima cosa iniziamo dall’idea, cosa vogliamo comunicare? 

Il laboratorio in questione prevede la messa a dimora di una siepe, il posizionamento di una casetta e una mangiatoia assieme ai bimbi. Dopo un “brainstorming” iniziale con il presidente, Sara Michieli la grafica e illustratrice che collabora con noi, inizia a buttare giù qualche idea, lavorando in digitale. 

Si tratta di una prima bozza molto grezza ma nella mente di chi disegna è già quasi finita: alberi che fanno da cornice ai lati, in alto a sinistra un ramo di acero campestre con un merlo, in primo piano qualche altra pianta, dei bimbi con un innaffiatoio vestiti con colori sgargianti per risaltare sul  verde, la bimba più vicina a noi osserva una casetta con un uccellino e una siepe di sfondo. 

Se tutto non ci sono richieste particolari o modifiche il disegno viene rifinito: gli elementi iniziano a prendere forma. In questa fase vengono utilizzati dei testi segnaposto, per verificare la leggibilità della pagina. 

Sara ho deciso poi di realizzare alcuni elementi direttamente in acquerello per ottenere un effetto più “materico”. Gli elementi sono stati poi scansionati e assemblati digitalmente.

Sara ho deciso poi di realizzare alcuni elementi direttamente in acquerello per ottenere un effetto più “materico”. Gli elementi sono stati poi scansionati e assemblati digitalmente.

La cinciallegra sulla casetta è stata ridisegnata, da un lato perchè, da un punto di vista compositivo, puntava l’attenzione dalla parte sbagliata (a destra anzichè verso il testo centrale) e dall’altro perchè Sara non era soddisfatta del immagine in sè, troppo imprecisa.

Quando guardiamo una pagina, che sia un testo oppure un’immagine, la leggiamo in linea di massima da sinistra verso destra. Gli elementi della grafica devono guidare l’osservatore nel recepire al meglio il contenuto. Anche per questo motivo è importante rispettare una gerarchia visiva nei testi, il titolo deve avere più rilevanza (grazie a dimensione, colore e posizione nella pagina) e via via devono essere letti gli altri elementi. 

Come ultima fase vengono scritti ed inseriti i testi: ed ecco la locandina completa. 

Questo laboratorio, che terremo a Ceregnano il 5 marzo, fa parte di un ciclo di iniziative che stiamo portando nelle scuole per diffondere il nostro amore per il mondo naturale.

Ad inizio febbraio, tra la curiosità generale dei bambini, alla scuola dell’infanzia Maria Montessori di San Martino di Venezze – I.C. Villadose – i volontari si sono adoperati con elementi semplici a raccontare ai bambini gli utilizzi e le proprietà dei salici e che uso dei loro vimini facevano i nostri nonni, riscoprendo aneddoti e tradizioni e mettendo a dimora alcune piante di “stropparo” (salix alba var. vitellina) in vista di futuri laboratori di intreccio. Presto inizieranno altri laboratori di disegno naturalistico e di educazione ambientale a Porto Viro e Ceregnano. Scopri di più qui >

Fare parte di un’Associazione vuol dire condividere lo stesso sentimento e lavorare per raggiungere finalità comuni. Ma non solo. Essere parte di un’Associazione dà la possibilità di costruire assieme il futuro.

Per questo motivo, se anche tu credi nell’importanza di sostenere le nostre iniziative, ti ricordiamo che basta una donazione di 10€ per associarti e mettere a dimora i semi di un futuro raccolto. 

Sostieni i nostri progetti qui >