Alla scoperta della biodiversità nei nostri giardini

Sabato 27 maggio ’23 abbiamo passato un bel pomeriggio accolti alla Fattoria “La Girandola” di Roberto Guzzon a Papozze per l’incontro “La biodiversità nei nostri giardini”.

Ci siamo immersi nella natura, assieme alla naturalista e divulgatrice Giovanna Olivieri, per osservare insetti e erbe spontanee. Abbiamo parlato di mimetismo criptico e mimetismo batesiano, di bombi e bombilidi, vespe e api, larve e piante nutrici, di impollinatori e molto altro, in una cornice magica (che pare sia abitata anche da dei folletti!).

Gli insetti sono importantissimi all’interno degli ecosistemi: api selvatiche, vespe, coleotteri, lepidotteri, ditteri ecc sono impollinatori tanto quanto le ben più conosciute api domestiche che alleviamo. Sono inoltre parte fondamentale delle reti  trofiche.

L’obiettivo di questi incontri, perfettamente in linea con gli ideali della nostra associazione, è proprio evidenziare la ricchezza di vita che possiamo osservare in un campo incolto o nel nostro giardino e il valore di conoscere, aiutare e salvaguardare questa ricchezza di biodiversità animale e vegetale.

Imparare a notare questa meravigliosa diversità (che spesso viene bistrattata) affinando il nostro senso di osservazione, è il primo passo per capirne l’importanza.

Per cena Roberto ci ha offerto diverse ottime preparazioni della Fattoria, legate alle erbe che avevamo osservato, tutto a km0 e vegetariano.

A conclusione della serata una proiezione in cui abbiamo conosciuto ancora più nel dettaglio alcune specie di api selvatiche, vespe e farfalle unite ad alcuni suggerimenti su come creare ambienti nei nostri giardini favorevoli a queste creature.

Come aiutare la biodiversità nei nostri giardini

Ecco qualche consiglio pratico: 

  • Evitare pesticidi, in un ambiente sano si creerà pian piano un equilibrio tra specie animali/vegetali
  •  Usare compost anzichè fertilizzanti di sintesi e torba  
  •  Evitare sfalci ravvicinati nel tempo e lasciare zone di prato incolte, favorendo piante autoctone.
  •  Creare cataste di legno/rametti per creare rifugi. 
  •  Abbandonare l’ideale di giardino “perfetto”, ordinato, razionale e antropocentrico, dal prato sempre falciato e senza una foglia fuori posto, abbracciando invece un modo più spontaneo e naturale di vedere i nostri giardini.  

"Io sono dei vostri, alberi, sono dei vostri animali eleganti, io sono dei vostri. Credetelo. Sono dei vostri. Ci separa soltanto un fiato infantile, ma lo so, lo so, sono io tutto quel manto, sono io il tronco e lo storno e il falco. Ci separa un niente, colore, capello, piccolo piccolo nome: l’impianto del respiro è solo apparente diverso. Ci guarderemo fraternamente. Io sarò migliore. Larga come l’andare d’un fiume grande, ci capiremo con l’albero e col seme, capiremo l’insetto e la grandine."